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venerdì 19 aprile 2024

Giorgetti: lavoriamo per la stabilità dei conti Panetta: l’Italia tiene nonostante le crisi
Massimo Gaggi - Corriere della Sera - 37
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti afferma di non essere preoccupato per la revisione delle previsioni di crescita 2024 dell’Italia dall’1,1 allo 0,7% fatta dal Fmi. D’altronde -aggiunge- ‘anche noi, con due guerre in corso, abbiamo rivisto le nostre previsioni al ribasso. Come hanno fatto anche tutti gli altri Paesi’. Sui conti pubblici il responsabile di via XX Settembre ripete che senza il Superbonus il processo di rientro del debito sarebbe già iniziato. Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta si è soffermato sulle crisi internazionali in corso che hanno frenato le economie. Si va dalla guerra a Gaza, agli attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso, all’aumento dei prezzi delle materie prime e, da ultimo, all’attacco dell’Iran a Israele che porterà a ulteriori sanzioni a un Paese petrolifero con conseguenti nuove tensioni sui prezzi dell’energia. A rallentare non è l’Italia ma il mondo. Nella riunione del G7 economico è stata avviata la discussione sulle sanzioni contro Teheran ma i problemi economici si affiancano a quelli politici. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Giorgetti al Fmi: ‘Debito? Ci stiamo lavorando’- pag. 5)

Nuovi fondi e stretta anti ritardi, dalla Camera sì al decreto Pnrr 4
Manuela Perrone, Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore - 35
Il quarto decreto Pnrr fa posto ad una serie di modifiche che con il Piano c’entrano poco o niente. In ogni caso conserva l’impianto voluto dall’Esecutivo per disciplinare l’attuazione del Piano rimodulato secondo le direttive di Bruxelles. Il via libera di ieri deciso da Montecitorio chiude la porta ad ulteriori modifiche, perché in Senato ci sarà tempo solo per il via libera definitivo. Passa senza modifiche l’architettura dei finanziamenti alternativi per gli investimenti usciti dall’ombrello comunitario. Confermato e snellito nelle procedure il meccanismo che stringe contro i rischi di mancato raggiungimento dei target e prova a colmare i buchi di alimentazione della piattaforma ReGis, il censimento telematico gestito dal Mef che tutti i soggetti attuatori devono popolare con i dati sull’avanzamento dei loro progetti. Pressanti le richieste del min. Economia al fine di colmare i rallentamenti nella trasmissione dei dati, in particolare da parte delle amministrazioni. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Decreto Pnrr quater in dirittura’ - pag. 23)

Nuovo caos Tari, i piani tariffari slittano al 30 giugno
G.Tr. - Il Sole 24 Ore - 35
Un emendamento del Governo al decreto Superbonus fa slittare dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza dei termini per la definizione dei Piani economico-finanziari e quindi delle tariffe Tari. A sollecitare il rinvio è stata l’Anci, per scongiurare contenziosi e incrementi indiscriminati. Il nuovo caos che investe la tariffa rifiuti dipende dagli ‘impianti minimi’, ovvero dalla dotazione infrastrutturale giudicata indispensabile per chiudere il ciclo dei rifiuti. Sul tema è intervenuta l’Arera con una delibera in base alla quale alcune Regioni hanno chiesto ai gestori la redazione di piani economici finanziari in grado di remunerare gli impianti secondo i nuovi criteri. Contro la decisione di Arera si è pronunciato il Consiglio di Stato. Ne è nato un quadro frastagliato che rischia di creare sperequazioni fra le diverse aree del Paese, con aumenti indiscriminati.

Case occupate senza Imu anche prima del 2023
Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore - 36
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 60/2024, ha sostenuto che l’Imu sulle case occupate abusivamente è illegittima anche per le annualità precedenti il 2023, da quando è entrata in vigore l’esenzione disposta per questi immobili dalla legge di Bilancio n. 197/2022. I giudici delle leggi, quindi, hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale della vecchia normativa Imu ‘nella parte in cui non prevede che non siano soggetti all’imposta municipale propria, per i periodi dell’anno durante i quali sussistono le condizioni prescritte, gli immobili non utilizzati né disponibili, per i quali sia stata presentata la denuncia all’autorità giudiziaria'. La sentenza completa l’assetto delle regole promosso dai proprietari di immobili e dalle loro associazioni rappresentative, in primis Confedilizia. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Mai l’Imu su immobili occupati’ - pag. 19)

Superbonus, si punta su controlli a cinque vie Comuni in prima linea
Giuseppe Latour, Giovanni Parente - Il Sole 24 Ore - 37
I controlli dei cantieri legati al superbonus potrebbero includere ispezioni fisiche per verificare l'effettiva realizzazione degli interventi dichiarati. Questa proposta, al centro dei dibattiti per la conversione del Dl 39/2024, coinvolge l'azione dei Comuni, con tecnici municipali e vigili urbani incaricati di verificare sul campo la corrispondenza tra lavori dichiarati ed effettuati. Tale approccio mira a contrastare le frodi emerse soprattutto da controlli documentali, con l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza impegnate in indagini e sequestri di crediti. Parallelamente, si intensificano i controlli sui progetti finanziati dal Pnrr, con sopralluoghi nei cantieri condotti da istituzioni europee e nazionali. Anche l'Enea svolge verifiche a campione, comprese ispezioni fisiche, per assicurare la correttezza delle asseverazioni presentate. Infine, l'incrocio dei dati catastali con le informazioni sul superbonus contribuirà a identificare eventuali irregolarità.

Rischio sanzioni penali e civili sui nuovi bilanci di sostenibilità
Laura La Posta, Federica Micardi - Il Sole 24 Ore - 38
In una lettera congiunta Abi, Ania, Assirevi, Assonime, Confindustria e il Consiglio nazionale dei commercialisti hanno espresso forte preoccupazione per l’estensione al reporting di sostenibilità del sistema sanzionatorio, di natura prevalentemente penale, applicabile oggi alle informazioni contabili. Il nodo è costituito dal sistema di vigilanza degli obblighi di rendicontazione societaria sulla sostenibilità contenuto nello schema di decreto di recepimento della Csrd (Corporate sustainability reporting directive) messo in consultazione dal Ministro dell’Economia. Altri Paesi europei hanno recepito le norme Ue adottando un sistema di enforcement ‘soft’. E, in assenza di un quadro armonizzato a livello europeo, banche e imprese italiane temono effetti distorsivi della concorrenza, a loro danno.

Fisco Ue a colpi di maggioranza
Matteo Rizzi - Italia Oggi - 21
Il report di Enrico Letta sul mercato europeo evidenzia la possibilità di riforme contro la pianificazione fiscale aggressiva nell'UE tramite una maggioranza qualificata anziché l'unanimità nel Consiglio. L'articolo 116 del Tfue offre questa opzione, cruciale per garantire l'integrità del Mercato unico. L'Unione Europea potrebbe utilizzare questo strumento per riforme fiscali mirate. Il report evidenzia anche l'importanza dell'armonizzazione fiscale per favorire la libera circolazione e sostenere la crescita economica. Letta propone nuove regole per determinare la base imponibile delle imprese, eliminando le barriere fiscali negli investimenti transfrontalieri e affrontando le frodi nell'IVA che costano circa 100 miliardi di euro all'anno. Cruciale il completamento delle riforme IVA per adattarsi all'economia delle piattaforme e migliorare il sistema per le imprese, specialmente le microimprese.

Fino a 10 anni per sanare i debiti
Giuliano Mandolesi - Italia Oggi - 22
Le novità del decreto legislativo riscossione in materia di dilazione delle cartelle esattoriali prevedono un minimo di sette anni ed un mese per saldare i debiti con il Fisco in caso di dilazioni presentate dal 2025 in cui viene documentata la situazione di temporanea difficoltà economica. I piani di rateazione richiesti per i casi di ‘difficoltà documentata’ potranno comunque arrivare fino ad un massimo di 120 rate mensili, ovvero 10 anni, sia per dilazioni con importo maggiore sia minore di 120 mila euro. Il decreto che allunga i piani di rate non affronta però la vessatoria disposizione introdotta con il recente articolo 15-bis del decreto Aiuti che sancisce l’impossibilità di dilazionare ulteriormente i carichi oggetto di decadenza dal beneficio di una precedente rateizzazione. Tale restrizione si applica unicamente per le dilazioni presentate dal 16 luglio 2022, ovvero dal giorno successivo alla data di conversione in legge del decreto Aiuti.

Il buono è ‘monouso’ se l’Iva è nota fin dall’emissione
Franco Ricca - Italia Oggi - 22
Rispondendo a questioni sollevate dalla magistratura tedesca la Corte di giustizia Ue nella sentenza 18 aprile 2024, C-68/23, ha chiarito che la natura ‘monouso’ o ‘multiuso’ dei voucher dipende dalla circostanza che, al momento della loro emissione, sia identificabile o meno in che misura e in quale Paese sia dovuta l’Iva sui beni o servizi che essi rappresentano. In caso affermativo, il voucher deve considerarsi monouso, anche se il suo trasferimento tra soggetti passivi potrebbe essere assoggettato ad imposizione in diversi Stati membri. Risponde a queste caratteristiche il bonus che consente ai consumatori finali residenti in un determinato stato di acquistare contenuti digitali da una piattaforma elettronica, trattandosi di prestazioni di servizi per le quali l’Iva è dovuta nel paese del consumatore, mentre è irrilevante il fatto che l’eventuale circolazione del buono tra soggetti passivi stabiliti in altri stati membri possa dar luogo a prestazioni di servizi imponibili in tali altri stati.

Registro titolari dal 31 maggio
Cristina Bartelli - Italia Oggi - 22
Verso una proroga fino al 31 maggio la ripresa degli adempimenti per il registro dei titolari effettivi, mentre i ministeri dell’Economia e delle Imprese collaborano per la gestione della situazione dopo la sentenza del Tar Lazio che ha rigettato i ricorsi sulla validità del registro. Le associazioni di fiduciarie e trust stanno preparando un ricorso in appello contro la decisione. Le camere di commercio, chiedendo indicazioni uniformi, hanno avviato colloqui con il ministero per ottenere una proroga e organizzare la ripresa del registro. La sentenza del Tar del Lazio ha respinto il ricorso e sospeso l'operatività del registro. Il decreto individuerà la data, probabilmente del 31 maggio, per l’erogazione delle sanzioni per chi non rispetta le comunicazioni.






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